Geotrekking - Parco Miniere Lagorai

Sulle tracce della pietra di Trento

2 - Sulle tracce della pietra di Trento
 6 km |   380 m |   2:00 |   E

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Dall’epoca dell’Impero Romano fino a metà del 1900, la città di Trento è stata costruita di pietra, presa soprattutto dalla collina di Cognola e dal monte Calisio che la domina a est, monte prezioso che in passato ha donato, oltre alla pietra calcarea estratta dalle cave, l’argento delle miniere e per questo è chiamato anche Monte Argentario. Più importanti del prezioso metallo furono però forse proprio le pietre: rocce calcaree di colore bianco, grigio e rosso della formazione litologica del Rosso ammonitico. Rocce con cui il principe-vescovo Bernardo Clesio dette impulso, verso la metà del cinquecento, al rifacimento della città e alla sua trasformazione nella Trento rinascimentale che ancora oggi si mostra nei palazzi, nelle case-torri, nelle chiese e nel Duomo di Trento. L’itinerario proposto ci porta dalla Città di Trento verso l’Ecomuseo dell’Argentario salendo da piazza Venezia (Port’Aquila) lungo le scalinate della Saluga sulla collina di Trento toccando i siti delle antiche "predare " (cave di pietra) e raggiungendo come destinazione finale il museo a cielo aperto delle Cave di Pila, nelle vicinanze del centro abitato di Villamontagna. Nelle cave di Pila sono visibili i segni dell’attività estrattiva del passato, come gli antichi fronti di cava, le costruzioni ed infrastrutture a supporto dell’attività; il tutto spiegato da pannelli illustrativi e fotografie storiche. L’itinerario per raggiungere Pila è percorribile anche in senso inverso, tutto in discesa, raggiungendo Villamontagna con l’autobus urbano in partenza dalla fermata di Piazza Venezia (partenze ogni 20 min circa ) e scendendo poi a piedi a ritroso fino a giungere nuovamente in Piazza Venezia. Lo sviluppo complessivo dell’itinerario è di circa 6 km con un dislivello in salita di 380 m e un tempo di percorrenza di circa 2 ore.
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